Nel trattamento implanto-protesico, nuova guida al consenso informato

[{"insert": "Nell’ottica dell’alleanza terapeutica, prima che il trattamento sanitario sia effettuato, l’odontoiatra è chiamato ad informare in maniera adeguata il paziente che, venuto a conoscenza tanto dei possibili rischi quanto dei previsti benefici, potrà esprimere il proprio libero consenso in ordine al trattamento da eseguire.\r\nL’informazione fornita al paziente deve essere, ovviamente, completa ed efficace e deve riguardare tra l’altro anche le motivazioni a fondamento della scelta terapeutica, le possibili eventuali opzioni di trattamento e la condizione clinica del paziente pre e post trattamento implanto-protesico.\r\nAnche in considerazione dell’ampiezza e della complessità del settore implantologia, gli Odontoiatri che necessitassero di un orientamento per la delicata fase della comunicazione con i propri pazienti, potranno avvalersi di due validi ausili.\r\nIl primo documento a cui ci si riferisce è la Scheda di informazione e di espressione del consenso al trattamento implanto protesico dedicata al paziente mentre il secondo è la Guida per l’Odontoiatra all’erogazione di una corretta informazione al paziente da sottoporre a trattamento implanto-protesico pensata appunto come supporto per l’odontoiatra.\r\nEntrambi i documenti, realizzati in prima battuta nel 2014, sono stati aggiornati in una nuova recente versione che è conforme alle attuali disposizioni di legge.\r\nEssi rappresentano uno strumento utile per informare il paziente che necessita di trattamento implanto-protesico, in maniera completa e con un linguaggio semplice.\r\nInoltre, sono un punto di riferimento affidabile perché si tratta di documenti realizzati dalla CAO nazionale in collaborazione con la società scientifica Italian Academy of Osseointegration (IAO).\r\nRimandando a tali documenti per i contenuti di carattere strettamente tecnico, vale però la pena ricordare che in tema di consenso informato nel trattamento implanto-protesico occorre sempre tenere a mente questi punti fondamentali:\r\n- il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura (art. 1, comma 8 L. 219/17);\r\n- la formazione in materia di relazione e di comunicazione con il paziente rientra nella formazione iniziale e continua dei medici (art. 1, comma 10 L. 219/17);\r\n- il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano di comunicare (art. 1, comma 4 L. 219/17);\r\n- l’informazione trasferisce al paziente il rischio, non la responsabilità. Tuttavia una inesatta rappresentazione del rischio riporta alla responsabilità del medico;\r\n- la corretta informazione non esime l’odontoiatra dalla responsabilità conseguente a errori nella diagnosi, nella formulazione del piano di trattamento, nell’esecuzione delle procedure chirurgiche e protesiche, nei controlli periodici e nella terapia di mantenimento.\r\n"}]