segreit.teria@omceo._rc_.rc._rc_.it        0965.812797     
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria
OMCeO - Reggio Calabria

Antibiotico-Resistenza: dati e tendenze

Leggi l'articolo... L’aumentata complessità delle pratiche mediche e chirurgiche che necessitano di profilassi o terapie idonee nonché l’aumento del numero di pazienti fragili ha determinato nella pratica un utilizzo maggiore di antibiotici.
Se l’uso appropriato di questi medicinali è un salva-vita, il loro abuso, al contrario, rappresenta un serio problema. L’utilizzo inappropriato degli antibiotici, infatti, è tra le principali cause dell’antibiotico-resistenza perché favorisce la selezione di microrganismi multiresistenti (cosiddetti big killer) secondo un meccanismo evolutivo di competizione biologica.
Il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza 2017-2020 si propone di monitorare i consumi di antibiotici e mira a migliorare le conoscenze relative all’uso appropriato di antibiotici in tutti gli ambiti assistenziali ed a promuovere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di un loro uso responsabile.
L’Istituto Superiore della Sanità ha di recente pubblicato i dati sia sulla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza (AR-ISS) sia sulla sorveglianza nazionale dedicata alle batteriemie causate da enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE).
Dai due Rapporti emerge che nel 2019 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza (Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium, Escherichiacoli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter species) si mantengono elevate e talvolta in aumento rispetto agli anni precedenti. Inoltre, gli oltre 2400 casi diagnosticati e segnalati nel 2019 evidenziano la larga diffusione in Italia delle CPE, soprattutto in pazienti ospedalizzati.
L’Agenzia Italiana del Farmaco nel suo Rapporto sull’uso degli antibiotici in Italia del 2020 (riferito al 2019) mette in evidenza come il consumo si mantenga superiore alla media europea con un picco di sovrautilizzo di antibiotici durante i primi mesi della pandemia (nel mese di marzo 2020, ad esempio, gli acquisti ospedalieri sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019). Per quanto riguarda specificamente la Calabria, avendo presenti i dati su base regionale è interessante osservare che l’andamento regionale del consumo (DDD/1000 ab die) degli antibiotici sistemici nel periodo 2013-2019 è stato il seguente:
2013 - 24,3
2014 - 24,3
2015 - 23,6
2016 - 22,6
2017 - 22,6
2018 - 21,9
2019 - 21,4
È altresì possibile osservare che i consumi sono tra i più elevati (20,1 DDD/1000 ab die) e che la spesa pro capite è tra le più alte (15,8 euro).
Le cefalosporine sono la classe di antibiotici per via parenterale più utilizzata con una percentuale media sul totale dei consumi pari al 27,6%,. molto più limitato, invece, l’uso delle penicilline ad ampio spettro (4,4%)