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Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri - RC Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria

REGGIOMEDICA

Giornale dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria
Editor: Dr. Carlo NICOLO'

Neonatologia al G.O.M, a tu per tu con la dottoressa Mondello
Anno: MMXXIV, n.2 - 2024/Apr Mag Giu  - di  Redazione Reggio Medica - in  INTERVISTA

Neonatologia al G.O.M, a tu per tu con la dottoressa Mondello

[{"attributes":{"align":"center"},"insert":"\n"},{"insert":"La Dottoressa Mondello nasce in Svizzera e sceglie la Sicilia per laurearsi e specializzarsi a Messina. \nDopo un’esperienza al pronto soccorso pediatrico, ha lavorato presso la terapia intensiva neonatale, ove è nata la passione per i neonati prematuri, piccoli indifesi eroi che affrontano la vita extra uterina con una forza indescrivibile e necessitano di cure e dedizione speciali. \nDal 1999, è approdata al GOM e qui, ha incontrato il suo grande maestro, il dottor Antonino Nicolò che l'ha convinta a rimanere a Reggio Calabria, trasmettendole il senso di responsabilità, del lavoro e del sacrificio, per cui il bambino viene prima di tutto. \nL’UOC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale (TIN) del GOM diretta dalla dott.ssa Isabella Mondello è il centro HUB di Neonatologia dell’area sud della Calabria ed accoglie oltre aibambini nati in ospedale, anche quelli nati presso i Centri Spoke di Locri e Polistena, che necessitano di assistenza intensiva. Il reparto di Neonatologia e TIN del GOM è nato negli anni ’70, uno dei primi del meridione d’Italia, grazie all’intuito ed alla lungimiranza del dott. Pasquale Serrao, che ha capito la necessità di creare un reparto dedicato ad accogliere ed assistere in maniera adeguata ed individualizzata i neonati bisognevoli di cure intensive. Il reparto è diventato da subito, un centro di eccellenza ed il lavoro effettuato magistralmente dal dott. Serrao e dai suoi collaboratori del tempo è stato continuato ,con altrettanto impegno e dedizione dal dott. Antonino Nicolo, suo successore alla guida del reparto, uomo di grande intuito clinico e manageriale che ha tenuto la Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale sempre al passo con i tempi, adeguando il reparto alle evoluzioni tecniche e scientifiche che, negli ultimi 20 anni, hanno fatto passi da gigante e richiesto modifiche ambientali e culturali all’approccio intensivo del neonato critico.\n"},{"attributes":{"italic":true},"insert":"\"Il dr Nicolo’ ha subito intuito la mia predisposizione verso la patologia respiratoria e verso la formazione e mi ha permesso di frequentare reparti di eccellenza, come l’Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze per approfondire diagnostica e trattamento della patologia respiratoria nel neonato e nel bambino e l’università Bocconi di Milano, per acquisire il titolo di “Formatore dei Formatori” in Neonatologia negli anni 2010-2012."},{"insert":" "},{"attributes":{"italic":true},"insert":"Da allora, mi sono sempre occupata di patologia respiratoria del Neonato e del Lattante e di formazione, in particolare nel settore della Rianimazione Neonatale, diventando Formatore Senior di Rianimazione Neonatale e di Pneumologia Neonatale e Pediatrica, diventando Formatore Senior anche in Tecniche e Tecnologie per l’Assistenza Respiratoria del Neonato. Al contempo altri colleghi hanno curato altri settori, come il follow-up neurologico del neonato a rischio, la cardiologia neonatale e l’ecocardiografia, l’ecografia cerebrale, la nefrologia, l’infettivologia, l’immunoematologia, l’endocrinologia e la care neonatale. Ognuno con la sua sub specializzazione ha contribuito in maniera determinante all’assistenza dei piccoli pazienti ricoverati, offrendo serietà e competenza all’utenza\".   "},{"insert":"                                            \n"},{"attributes":{"bold":true},"insert":"Come è organizzato il reparto?       "},{"insert":"                                                                                               \n"},{"attributes":{"italic":true},"insert":"\"Nel corso degli anni, si è dato sempre più spazio alla famiglia dei piccoli pazienti ricoverati, si è capito che i genitori sono parte integrante delle cure e quindi il reparto, da chiuso è diventato   aperto H24 ai genitori. Negli ultimi anni c’è stato un ulteriore ammodernamento tecnologico, con l’avvento di attrezzature sempre più sofisticate e performanti sia nel settore del trattamento ventilatorio (ventilatori di ultimissima generazione che permettono di effettuare le più innovative tecniche ventilatorie, invasive e non invasive, individualizzate al singolo paziente ed alla singola patologia), sia nel settore della diagnostica (nuovi ecografi sono in dotazione al reparto) e del monitoraggio. Negli ultimi mesi sono state sostituite tutte le termoculle, sia della terapia intensiva che della terapia intermedia e degli isolamenti con termoculle di ultimissima generazione. Oggi l’UOC di Neonatologia e TIN del GOM è dotata di 10 posti di Terapia Intensiva Neonatale, 16 posti di sub intensiva e patologia neonatale, 20 posti di rooming-in, 4 posti d’isolamento di cui 2 d’isolamento Covid. In terapia Intensiva Neonatale vengono assistiti i neonati ad alta complessità assistenziale: neonati pretermine con età gestazionale <32 settimane e/o Peso < 1.500g;Neonati con insufficienza respiratoria che necessitano di assistenza ventilatoria invasiva (neonati intubati) e non invasiva (ventilati con nasocannule);Neonati con ipertensione polmonare che necessitano di terapia con ossido nitrico per via inalatoria; Neonati che hanno avuto sofferenza alla nascita e/o neonati asfittici che richiedonotrattamento con ipotermia terapeutica; Neonati che non riescono ad alimentarsi e che necessitano di Nutrizione Parenterale totale; Si assistono inoltre neonati di qualunque peso ed età gestazionale che richiedono trattamento intensivo con evidenti compromissioni delle funzioni vitali e/o che richiedono Interventi diagnostici e/o terapeutici invasivi\". "},{"insert":"\n"},{"attributes":{"bold":true},"insert":"Naturalmente lavorate in sinergia con altri reparti."},{"insert":"\n"},{"attributes":{"italic":true},"insert":"\"Presso la TIN si esegue inoltre trattamento laser della Retinopatia della Prematurità (ROP) grazie alla sinergia instauratasi con il Direttore del reparto di oculistica dott. Marco Livio Franco che sottopone a trattamento laser i neonati affetti da retinopatia della prematurità che richiede tale trattamento, evitando il trasferimento presso altri centri, come avveniva in passato. A questo proposito ed a proposito dell’ammodernamento tecnologico del reparto, è giusto precisare che nell’ultimo anno è stata ancheacquistata la RETCAM, uno telecamera che permette di visualizzare in tempo reale l’intero fondo oculare del neonato, diagnosticando e monitorando con precisione le patologie della retina, in particolare la retinopatia della prematurità. Un altro rapporto di collaborazione esiste con il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo (CCPM) per la chiusura chirurgica del dotto di arterioso di Botallo che viene effettuato dall’equipe del CCPM di Taormina presso la TIN del GOM, senza allontanare il bambino dal reparto, sotto gli occhi attenti dei neonatologi intensivisti e dei neonatologi con competenze cardiologiche del GOM, che hanno fatto la diagnosi e dato indicazioni al trattamento\".         "},{"insert":"\n"},{"attributes":{"bold":true},"insert":"Non state con le mani in mano!"},{"insert":"\n"},{"attributes":{"italic":true},"insert":"\"In terapia Intensiva e sub intensiva vengono seguiti circa 400 neonati l’anno, sia nati in ospedale (neonati inborn) che trasferiti dai centri Spoke di Locri e Polistena (neonati outborn) che necessitano di cure intensive. Per il trasporto di questi neonati è attivo il Servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale (STEN) che si effettua secondo un protocollo d‘intesa stipulato tra il GOM e l’ASP, secondo le linee guida della Società Italiana di Neonatologia, che vede impegnato il personale medico e infermieristico che opera in Terapia Intensiva Neonatale del GOM. Lo STEN viene garantito ai neonati che soddisfano i criteri di arruolamento secondo le linee guida attualmente in vigore, anche se il migliore criterio per il trasferimento del neonato risulta essere quello in utero (STAM) quando realizzabile. In Ospedale, negli ultimi anni nascono oltre 2000 neonati l’anno che vengono gestiti in rooming-in, cioè presso il reparto di ostetricia, accanto alla loro madre, 24 ore su 24, dal personale della neonatologia. Questo permette di favorire l’attaccamento precoce madre-neonato e l’allattamento al seno materno. Presso l’UOC di Neonatologie TIN del GOM sono attivi gli ambulatori specialistici dell’area neonatale/pediatrica dove vengono seguiti circa 2000 neonati l’anno in regime ambulatoriale, secondo le competenze specifiche dei singoli dirigenti medici, dotati tutti di sub specializzazioni che permettono loro di fornire qualità all’utenza secondo le competenze di ognuno. Presso gli ambulatori vengono seguiti in follow- up sia clinico che ecografico tutti i neonati a rischio, sia a termine che pretermine. Esistono gli ambulatori dedicati per i neonati pretermine, neonati piccoli per l’età gestazionale (Small Gestational Age- SGA), con problemi auxologici, ematologici, neurologici, endocrinologici, respiratori, cardiologici, metabolici, con malformazioni, con malattie rare, i figli di madre con malattia autoimmune o altra patologia materna. Esistono inoltre    ambulatori dedicati all’ecocardiografia, all’ ecografie cerebrale, renale, delle anche, della tiroide e del midollo, oltre ad un ambulatorio dedicato all’allattamento ed uno al massaggio neonatale\". "},{"insert":"\n"},{"attributes":{"bold":true},"insert":" I bambini sono il futuro della nostra società e del mondo intero!Da qui l’importanza del vostro lavoro! "},{"insert":"\n"},{"attributes":{"italic":true},"insert":"\"La Mission dell’UOC di Neonatologia e TIN del GOM è quella di prendersi cura del neonato sia a temine che pretermine e della sua famiglia, offrendo qualità nell’assistenza ed umanizzazione delle cure, sia durante la degenza in ospedale del piccolo paziente che dopo la sua dimissione, accompagnandolo anche nel percorso fuori dall’ospedale che talvolta, specie per i neonati medicalmente complessi, è difficile e travagliato. L’obiettivo si può raggiungere se si costruisce, come si sta cercando di fare, una fitta rete protettiva attorno al bambino ed alla sua famiglia, fatta di sinergia e collaborazione con i servizi territoriali\"."},{"insert":"\n\n"}]