Covid19 e oltre: evoluzione e recenti prospettive

[{"insert": "Di quanto la pandemia abbia radicalizzato le vite di ciascuno, apportando, nell’arco di poco più di un anno solare, codificazioni nel modus operandi e negli stili comportamentali della quasi totalità degli esseri umani ed animali abitanti la biosfera, non costituisce elemento di novità. Tutt’altro, è stato dimostrato che l’impatto economico\r\ne sostanziale della pandemia da COVID-19 abbia ostacolato oltre che i progressi verso la crescita economica, anche quelli verso l’inclusione sociale e il benessere mentale. Della Corona VIrus Disease 19 si è, difatti, detto di tutto, si è provato a scrivere di tutto e, con una repentinità aldilà di ogni aspettativa, si è riusciti ad individuare ri-\r\nsposte terapeutiche e preventive, in primis i vaccini a mRNA ed altri, de facto ad oggi la sola arma disponibile nel contrasto all’infezione, di concerto con il rispetto delle normative sociali in tema di distanziamento fisico, sanificazione e corretto impiego dei DPI. Eppure, le novità crescenti e l’insorgenza di varianti genomiche e nuovi\r\nsierotipi impongono oggi l’esigenza di un aggiornamento continuo e di un inquadramento della problematica in oggetto che\r\nsia globale e cumulativo, che tenga cioè conto di ciascun parametro e lo configuri come indispensabile per la comprensio-\r\nne, dalla eziopatogenesi alla terapia, delle manifestazioni cliniche della patologia, ivi incluse le comorbidità, gli stili di vita, in relazione alla differenze di genere ed in rapporto all’età del soggetto malato.\r\nEd è proprio sulla base di questi fondanti obiettivi che l’Associazione Italiana Donne Medico Sezione di Palmi ha organizzato il corso di aggiornamento FAD in modalità sincrona, tentando di porre, sotto una prospettiva alternativa rispetto all’ordinario dibattito mediatico, le novità in materia di emergenza sanitaria e varianti virali, argomenti questi particolarmente interessanti non solo per gli addetti ai lavori. Il webinar, denominato “COVID-19 e oltre: vaccini\r\ne differenze di genere. Evoluzione di una nuova malattia” che ha previsto l’ottenimento, previa compilazione di un test di verifica finale, di 4,5 crediti formativi ECM per medici, odontoiatri, biologi e farmacisti, si è svolto il 31 marzo 2021, dalle ore 16:00 alle ore 20:00 ca. ed ha visto l’adesione di numerosi relatori e moderatori, personalità scientifiche di rilievo nazionale ed internazionale, che hanno impreziosito l’evento, attirando una cospicua folla di partecipanti da ogni angolo della Penisola, dalla Sicilia e dalla Sardegna, fino alla provincia di Bolzano, tali da sforare il numero massimo di iscritti (un centinaio di professionisti ed oltre 1200 like), attivi sino alla conclusione dei lavori. \r\nLa lista dei relatori è stata a diro poco suggestiva ed ancor più rilevante il contributo da essi apportato, tale da avere assunto nel complesso un suggellante aspetto di lectio magistralis. Hanno portato i saluti istituzionali la dott.ssa Antonella Vezzani, Presidente Nazionale AIDM, la quale ha evidenziato l’importanza di porre, sempre in maggior misura, la discussione sulle diseguaglianze di genere, in questa entità nosografica ancor più che nelle altre, denotando, con un segno di ammirazione per la sezione di Palmi e la Presidente dott.ssa Gangemi, per la riuscitissima or-\r\nganizzazione di un evento così importante, quanto le differenze di genere incidano sulla prognosi, sulla diagnosi e sulla terapia del paziente, ponendo altresì il focus sul Long-Covid, al fine di verificare quindi con maggiore attenzione gli strascichi che SARS-CoV-2 inequivocabilmente è destinato a lasciare, la cui durata si rivelerà estesa\r\nnel tempo. Presente altresì, ad onorare la manifestazione con un incoraggiante saluto, il presidente dell’OMCeO di Reggio Calabria, ente patrocinante l’evento, dott. Pasquale Veneziano, fresco di riconferma alla guida dell’Ordine, il quale ha rimarcato la difficoltà riscontrata dalla popolazione generale nel vivere con adeguata attenzione la prevenzione sanitaria, non riuscendo difatti a rivolgere un occhio di riguardo circa la protezione della propria salute in questo attuale momento storico, apprezzando per tali ragioni il tentativo “ottimo e ben riuscito” messo in atto dalla dott.ssa Pasqualina Gangemi, Presidente dell’AIDM Palmi e Responsabile Scientifico dell’evento, di affrontare con un cipiglio inatteso temi di siffatto interesse collettivo.\r\nA seguire, l’introduzione della Gangemi, che ha ripercorso la recente cronologia storica dell’evoluzione pandemica in Italia, innescatasi a Wuhan per raggiungere nel giro di pochissimo tempo il resto del mondo, disquisendo ordunque delle ultime novità in tema di varianti virali, disagi psicosociali, violenza di genere durante il lockdown, diseguaglianze nell’accesso anche per i pazienti NO-COVID alle cure e agli screening. Ed ancora, di quanto incidano le interazioni proteiche provocate dall’azione virale dei SARS-CoV-2 a contatto con l’organismo umano ed animale, enumerando, in un excursus fluido ed esauriente, finanche i fattori di rischio e le comorbidità.\r\nA tal punto si sono susseguiti, alternandosi con vicendevole ed armonica correlazione, sotto la magistrale egida delle moderatrici, dott.ssa Serenella Caristo, delegata regionale AIDM per la Calabria, e dott.ssa Antonella Accoti, consigliera nazionale AID, presidente AIDM sezione di Catanzaro, i brillanti relatori con i loro interventi di\r\nrilievo. Per prima, a scandagliare gli aspetti epidemiologici legati alla pandemia, ha esordito la dott.ssa Federica Prinelli, ricercatore, PhD presso l’unità di Epidemiologia dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Milano, con la relazione presentata in anteprima sulle differenze di genere nell’ambito dell’Indagine Epidemiologica Nazionale EPICOVID 19 e ad annesse prospettive future. Nella qualità di relatore ha poi preso la parola il dott. Sandro Giuffrida,\r\ndirettore UOC di Igiene e Sanità Pubblica, nonché direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria,\r\nil quale “sebbene nell’attuale condizione di stress lavorativo senza precedenti che stiamo vivendo”, come la Gangemi stessa ha commentato, ringraziandolo per la sentita partecipazione, non si è sottratto ad una sua proficua adesione all’evento proponendo un’interessante relazione sulla “scommessa” rappresentata dai vaccini contro l’infezione virale, apportando innovativi aggiornamenti persino in tema di passaporto vaccinale. Ed ancora, la dott.ssa Caterina Ermio, past Presidente Nazionale AIDM, direttore f.f. della UOC di Neurologia dell’ospedale di Lamezia Terme, ha disquisito circa l’equità di cura e la medicina di genere, asserendo di quanto sia significativo apprezzare l’esistenza delle diseguaglianze di genere, in ispecie in un’ottica progressiva centralizzata sulla medicina individualizza e finalizzata al miglioramento della qualità della vita. A seguire il contributo della prof.ssa Cecilia Politi, direttore della UOC di Medicina Interna dell’Ospedale “F. Veneziale” di Isernia, docente di Medicina Interna e di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, polo didattico del Molise, referente della regione Molise presso il Ministero della Salute per l’applicazione e la diffusione del “Piano della Medicina di Genere”, responsabile dell’area medicina di genere FADOI, la quale ha parlato della sfida che la gestione dei pazienti NO-COVID ha rappresentato per il SSN. Ha poi preso la parola il dott. Giuseppe Foti, direttore UOC di Malattie Infettive GOM “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, il quale ha affrontato l’interessante tema del risorse terapeutiche contro l’infezione da coronavirus 2, apportando con la sua preziosa presenza, la testimonianza di duri mesi di lavoro in prima linea, al fine di arginare il\r\nfenomeno e gestire, nel migliore di modi possibili, i pazienti COVID ricoverati nella Donne Medico sua unita operativa, la principale sede di riferimento dell’intera area sud della Regione Calabria. Perseguendo la tematica inerente alla terapia, intrapresa dai relatori precedenti, ha fatto seguito il solenne contributo apportato dal prof. Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, presidente a vita (DPR. 3/1/78) della Fondazione T. & L. de Beaumont Bonelli, per le Ricerche sul Cancro, ente con personalità giuridica riconosciuta dal Presidente della Repubblica con D.P.R. del 3/1/78, professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA) e candidato al Nobel per la Medicina nell’anno 2015. Il professore ha affrontato con memoria storica l’iter di impiego dei vaccini nelle ultime entità nosografiche che hanno caratterizzato il nostro secolo, dai vaccini della polio ai virus oncogeni, fino ai vaccini per le malattie emergenti, disquisendo sulle attualità rappresentate dalle varianti del SARS-CoV-2. Intervento conclusivo, preludio alla chiusura dei lavori resa dalla dott.ssa Gangemi nelle vesti di Responsabile Scientifica dell’evento, è stato quello della prof.ssa Annalisa Capuano, professore ordinario presso il Dipartimento di Medicina\r\nSperimentale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, la quale ha discusso di vaccinovigilanza e differenze di genere in epoca COVID-19. \r\nCon un numero di partecipanti ancora notevole, nonostante le tre ore, ed oltre, trascorse rimanendo fedelmente all’ascolto\r\ndi argomentazioni interessanti e sicuramente nuove, reso ancor più agevole dalle suggestive luci arancioni di un magnifico\r\ntramonto palmese che nel frattempo ha illuminato il monitor della sede della sezione AIDM Palmi, si è concluso, nel sincero plauso collettivo, il webinar sul COVID-19, rivelandosi non l’ennesima, perpetua reinterpretazione di convegni routinari a tema, ma un utile ed innovativo espediente di riflessione ed innovativa metanalisi, volto ad informare e divulgare l’importanza della prevenzione e della cura in ossequio ai protocolli scientifici e alle novità apportate da una letteratura ad oggi in perenne aggiornamento: COVID-19 and beyond! \r\nOltre i confini della pandemia... complimenti alle socie AIDM sezione di Palmi!\r\n"}]