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Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria
OMCeO - Reggio Calabria

La Commissione Albo Odontoiatri

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[{"insert": "Il dr Filippo Frattima ci racconta l’evoluzione della categoria odontoiatrica negli ultimi trenta anni\r\n La CAO\r\n Commissione Albo Odontoiatri\r\nDr. Filippo Frattima\r\n\r\n\r\nDir.:Dimmi di te e del tuo impegno come presidente di tutti noi odontoiatri.\r\n\r\nSono presidente da circa 22 anni .\r\nQuando sono entrato a far parte dell’Ordine , ho trovato una commissione  presieduta dalla dottoressa Sandra Albanese che aveva messo ottime  basi a una organismo che veniva istituito con la legge 409.\r\nCon tale legge nasceva  la facolta’ di Odontoiatria, come in tutti gli stati della comunita ‘europea.\r\nIn italia fino ad allora esercitavano la branca odontoiatrica semplici  laureati in medicina e chirurgia  e/o specialisti in odontostomatologia e ortognatodonzia.\r\nPer la verità ,nella nostra città ,ho trovato una categoria di dentisti , composta da professionisti  di una certa età, persone  per bene ,oneste , preparate ,ma che non  parlavano e non si confrontavano  tra loro.\r\nLa mia presenza in quel contesto di professionisti. chiusi nel proprio studio, ha destato non poche perplessità,\r\nperche’ non vedevano di buon occhio un giovane che avrebbe potuto interferire nella loro professione.  \r\nPian piano, aiutato da tanti volenterosi colleghi  giovani. che ,come me ,si facevano strada nel panorama odontoiatrico, ho creato un clima di amicizia, per cui sono stato accettato,  anche se con un po’ di diffidenza.\r\nHo creato le basi per   una categoria impostata sulla conoscenza, amicizia e confronto tra tutti i dentisti ,e in particolare .tra i giovani colleghi che si affacciavano  e cominciavano a lavorare nella nostra città e nella provincia.\r\nLa stessa diffidenza la trovai tra i consiglieri dell’Ordine dei medici che non vedevano di buon occhio il dentista(medico di serie B) in mezzo a tanti medici chirurghi anziani ,molto conosciuti i n città.\r\nIn quel clima di grande diffidenza, ricordo invece il grande presidente Mimmo Sturiale  il quale mi ha accolto con affetto.\r\nNon so perchè  ma mi ha voluto portare  dal Professore Caminiti, fino a qualche anno prima presidente, che aveva lasciato  in carica il dottore Zampogna.\r\nIl professore Caminiti soffriva di una grave neurite che lo obbligava a stare a letto, ma ,appena ci ha visti ,ha voluto alzarsi, aveva un ottimo rapporto con Sturiale.\r\nSi congratulò  e fu felice per me, perché mi  aveva conosciuto come universitario diligente, quando insegnava chirurgia toracica all’università di Messina.\r\nAl presidente  Sturiale succedettero il dottore Poeta ,il dottore Giovanni Cassone e poiPasquale Veneziano, che ha aiutato non poco il nostro percorso di crescita e le nostre lotte contro le istituzioni regionali, sorde  alle nostre legittime richieste.\r\nI miei rapporti con i consiglieri dell’ordine divenivano sempre piu collaborativi, gli odontoiatri entravano nel tessuto ordinistico con pari dignita ‘dei medici chirurghi,\r\nCosa non usuale tra la componente odontoiatrica e medica negli altri ordini d’italia.  \r\nDevo dire che ho avuto una grossa mano da parte di tutti i componenti delle commissioni che si sono succedute in questi lunghi anni.\r\nCome in tutta Italia Esisteva l’associazione sindacale Andi che a Reggio Calabria sonnecchiava ,non aveva molto seguito ed era un feudo quasi intoccabile.\r\nInsieme al mio vecchio  amico Mimmo Bova, per cercare di “raccogliere” i colleghi  che non avevano punti di riferimento, abbiamo fondato una associazione:  L’AMASO, dove conferivao tutti i giovani che avevano voglia di confrontarsi ed entrare in una compagine che cominciava ad essere piu’ specialistica, in quanto si cominciavano a studiare le ultime novità che venivano  da un veloce progresso odontoiatrico.\r\nSi  cominciava a studiare l’implantologia ; io iniziavo timidamente ad eseguire qualche impianto;\r\nun collega anziano ,un po’ disturbato perche’ questo giovane veniva a portare una innovazione in una società che praticava  una odontoiatria classica, un giorno mi  chiese scherzando ,ma seriamente, se “facevo anche impianti di riscaldamento”.\r\nIn seguito ho dato impulso alla rinasciata dell’Andi  con grande risultato, facendo votare come presidente l’anziano  dottore Annunziata, con il quale riuscimmo a far amalgamare il vecchio e il nuovo:\r\nMoltissimi si sono iscritti a questa associazione.\r\nCominciò una fase nuova con i colleghi che avevano grande voglia di aggiornamento. che continua fino ai giorni nostri  con l’ANDI  presieduta da Natale Orlando, con il Cenacolo presieduto da  Carlo Nicolo’ e con l’AIO presieduto da Giuseppe Russo.\r\nA loro ho lasciato l’organizzazione dei  corsi presso il salone dell’ordine.\r\nIntanto cominciavo a intrecciare buonissimi rapporti con la commissione nazionale di Roma,  presieduta dall’ottimo Pippo Renzo,  con  cui abbiamo  lavorato per ottenere grandi risultati (una delle nostre grandi vittorie è stata quella sugli odontotecnici che stavano per ottenere una loro laurea) e soprattutto per creare una professione avente nella società moderna, pari dignità, delle altre specialità  della medicina..\r\nInsieme ai colleghi presidenti delle altre province calabresi abbiamo fondato la Federazione Regionale che ha ottenuto grandissimi risultati, combattendo strenuamente contro la burocrazia della regione Calabria che invece di aiutare, inventava orpelli e Leggi  che mettevano in ginocchio i giovani che con tanti sacrifici creavano il proprio studio.\r\nIn particolare la regione stilava una legge secondo cui i nostri piccoli studi dovevano ottenere una autorizzazione regionale pari ai grandi laboratori.\r\nIn quel frangente i carabinieri del NAS stimolati dalla regione che voleva aggiungere altre tasse, passavano in rassegna gli studi per perseguire chi non era in regola con la suddetta iniqua legge.\r\nIn quel frangente ho organizzato una assemblea degli iscritti, contro questa legge ,mi sono attirato quindi  le suddette forze dell’ ordine,che  mi hanno comminato, prima di altri colleghi ,la multa di 20.000 euro.\r\nIn tutti questi anni ho avuto a fianco tanti amici che mi hanno supportato, tra questi  il caro Teddy Vadalà, con cui condividiamo l’attuale commissione insieme a  Maria Antonietta Raschellà ,Pasquale Pensabene, Alberto  Franconeri.\r\nTirando le somme del mio lavoro ultraventennale sono fiero di poter dire che ho difeso la nostra categoria  di dentisti reggini, in tutti i modi ,contro l’abusivismo e soprattutto scoraggiando piu’ volte il tentativo di insediarsi da parte di alcune catene odontoiatriche che ,con l’avallo di qualche collega ,sconsiderato ,avrebbero voluto mettere radici a Reggio.  con le conseguenze che si possono immaginare.\r\nPosso dire ancora   che sono  orglioso di essere stato stimato per la mia trasparenza e dedizione alla categoria, .sacrificando il lavoro e molto spesso la mia famiglia.\r\n------------------------------------------------\r\n \r\nDi che si occupa la CAO\r\nSi occupa di  \r\ntenere ed aggiornare l’Albo degli Odontoiatri\r\n-Vigilare sul decoro della professione  e sul  comportamento dei colleghi, per l’esclusivo bene del cittadino.\r\n-Vigilare sulla difesa  della libertà della professione. \r\n-favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti, attraverso l’educazione continua e l’uso delle nuove tecnologie.\r\n -Esercitare il potere disciplinare nei confronti dei sanitari iscritti all’albo\r\nInterporsi, nelle controversie fra sanitario e sanitario, fra sanitario e persona o enti  per questioni inerenti all’esercizio professionale\r\n-sorvegliare sulla  pubblicità ingannevole e \r\n-condannare  chi è complice nell’esercizio abusivo della professione."}]