[{"insert":"Il dottore Pasquale Fratto, catanzarese di nascita e quindi orgogliosamente calabrese, è alla guida presso il GOM , di quello che è diventato in pochi anni, grazie a lui e a tutti i suoi collaboratori, un reparto di eccellenza.\nE’ questo uno dei reparti in cui si salvano le vite e ciò avviene alla tempestività degli interventi e all’efficienza di un’intera e complessa organizzazione che, a partire dall’ultimo degli ausiliari fin ad arrivare al primario, grazie al lavoro di tutti i professionisti che seguono la filiera delle cure d’urgenza, esegue gli interventi che il caso clinico prevede.\nSapere di poter contare su un servizio di Cardiochirurgia con questi livelli di efficienza, rappresenta un vero privilegio per tutti i Medici del territorio e non è mai sufficiente il ringraziamento di tutti noi cittadini per quello che questi Medici riescono ad offrire.\nIl dottor Fratto ha frequentato il Liceo Classico dei Padri Salesiani di Soverato e si è laureato nel 1990 presso l’Università degli Studi di Milano Statale sonseguendo la Specializzazione in Cardiochirurgia diretta dal Professor Paolo Biglioli.\nDurante il periodo di formazione dal 1994 al 1997, ha frequentato la Chirurgia Cardiotoracica della Royal Infirmary di Edinburgo (UK) dapprima come Registrar e successivamente come Senior Registrar occupandomi tra l’altro, di chirurgia cardiaca e toracica videoassistite. Successivamente, ha frequentato per periodi brevi di formazione il Berlino Herzzentrum (cuore artificiale), la Cleveland Clinic e il Centro Cardiochirurgico di Aalst (chirurgia mininvasiva).\nSubito dopo la specializzazione, ha lavorato come Cardiochirurgo a tempo indeterminato presso la Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Bergamo diretta dal Prof. Parenzan dove si è occupato di trapianto di cuore e cardiochirurgia pediatrica e dal 1999 sino al 2016 presso la Divisione di Cardiochirurgia del Centro “De Gasperis” di Niguarda, diretta dal Dr Vitali. Qui si è dedicato attivamente al trapianto di cuore, polmone e assistenza ventricolare effettuando più di 5000 interventi di chirurgia cardiaca dell’adulto.\nDa Agosto 2016 dirigo la UOC di Cardiochirurgia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.\nRicordiamo che la UOC di Cardiochirurgia del GOM di Reggio Calabria nasce nel dicembre del 2016 ed effettua il primo intervento nel dicembre dello stesso anno. \nDispone di 12 posti letto con 6 camere a due letti dotati di bagno indipendente per ogni stanza. Tutti i letti sono monitorati in telemetria e controllati a distanza. \nLa Terapia intensiva cardiochirurgica diretta dal Dottor Andrea Cuccio (6 posti letto) è dotata di tutti i devices avanzati come CRRT, contropulsatore aortico, Ecmo V-A, sistemi di monitoraggio avanzato. Ci sono 2 sale operatorie dedicate con una sala ibrida dove effettuare interventi trans-catetere.\nIl Centro è l’unica Cardiochirurgia pubblica ospedaliera della Calabria in un Hub di II livello e pertanto riceve pazienti da tutta la Regione con 7% circa di pazienti extra-regione. \nSi occupa di tutta la chirurgia dell’adulto ,sia in elezione che in emergenza-urgenza H24, cioè le patologie cardiovascolari acquisiste dai 18 anni in su come la cardiopatia ischemica, la valvulopatie, la chirurgia dell’aorta compresa quella complessa in collaborazione con la Chirurgia vascolare, le aritmie, tutte operate con tecniche moderne e mininvasive. \n\"Ci occupiamo anche di GUCH cioè di cardiopatie congenite dell’adulto soprattutto dell’evoluzione valvolare di tali pazienti. Particolare attenzione viene data alla riparazione delle valvole (mitrale, aorta e tricuspide) con piccole incisioni e video-assistite. Stretta la collaborazione con la Cardiologia diretta dal Dr Benedetto con cui condividiamo in Heart-team il programma TAVI e terapie transcatetere che è attivo dal 2017 - aggiunge il dottore -. Dal 2017, abbiamo operato più di 2500 pazienti per lo più della provincia di Reggio con ottimi numeri in termini di mortalità e morbidità. La patologia trattata è soprattutto dei pazienti ad alta complessità, ci sono numeri elevati di interventi riconosciuti “non semplici” come reinterventi in pazienti già operati fuori regione che decidono di non tornare nel Centro originario e restare in Calabria, chirurgia dell’arco aortico, dissezioni aortiche e rotture post-infartuale di cuore\".\nIl Centro negli anni sta crescendo in termini di numeri e risultati anche se le difficoltà sono legate all’aspetto organizzativo, nota dolente di tutta la Regione. \n\"Avremmo bisogno di più personale, di più posti letto per abbattere la lista d’attesa che è molto lunga e che può generare insofferenza nei pazienti che decidono pertanto di andare nei Centri privati fuori Regione dove non c’è lista\" - conclude il dottor Fratto.\n"}]